domenica 1 novembre 2009

Angoscia come sentimento della possibilità.


Esplorare l' angoscia significa confrontarsi con il senso stesso della vita.



La paura è un’emozione forte e intensa.
L’ansia è una vaga sensazione di malessere.

L’angoscia è un’emozione precisa, rappresenta una paura senza nome, non è semplicemente minacciosa, ma catastrofica.
L' angoscia ci pervade come sentimento forte, duro, sfibrante.
L' angoscia si configura come " sentimento del puro possibile".
Noi siamo esseri progettanti, ma questi progetti rimangono sul piano della pura possibilità: intanto perché si devono realizzare, e poi perché siamo costretti a scegliere tra innumerevoli alternative, a maggior ragione in una società come la nostra che muta ad una velocità disorientante per i nostri neuropercettori.
La scelta inchioda, sbigottisce e, appunto, provoca carichi ansiogeni non sempre controllabili.
L' angoscia, allora, si ciba dell'attesa, ti divora l'anima, ti svuota di energie vitali, fino a quando i tuoi progetti, cioè i tuoi "possibili", non trovano un riscontro reale positivo.
Insomma, l' angoscia riguarda il nostro rapporto con il mondo nella dimensione del futuro.

Certo siamo liberi di scegliere, ma la libertà dà vertigine, perché per una possibilità positiva ci sono infinite possibilità negative.

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