domenica 1 novembre 2009

S velare il mistero, liberare il corpo e la mente.



La struttura caratteriale dell'uomo d'oggi è contrassegnata da un'armatura caratteriale contro la natura che egli porta in sé e contro la miseria sociale che esiste al di fuori di sé.
Gli esseri umani hanno assunto un atteggiamento ostile verso ciò che è vivo in loro, estraniandosene. Questa estraniazione non è di origine biologica, ma ha invece un'origine socio-economica.

Alla naturale gioia di lavorare e di agire si è sostituito il dovere coattivo.

S velare il mistero, liberare il corpo e la mente aumentare il nostro livello di consapevolezza, per far luce su cosa ci richiedono la vita quotidiana e la natura, in quale modo, in che misura, e in quale ordine.
In altre parole, dovremmo scoprire il significato di causa e di effetto della connessione tra gli uomini. Senza riflettere sulla connessione tra tutti noi, non saremo in grado di comportarci correttamente. S…velare le connessioni egoistiche, in cui i sociologi, gli psicologi, i politici, e chiunque altro tenta di manovrarci secondo i propri calcoli e di usarci nel modo in cui il proprio ego personale vuole fare.
Oggi, dobbiamo imparare la profonda essenza delle connessioni e dobbiamo entrare in confidenza con la forze che agiscono all’interno delle connessioni per aumentare il nostro livello di consapevolezza, per far luce e s velare le menzogne.

Angoscia come sentimento della possibilità.


Esplorare l' angoscia significa confrontarsi con il senso stesso della vita.



La paura è un’emozione forte e intensa.
L’ansia è una vaga sensazione di malessere.

L’angoscia è un’emozione precisa, rappresenta una paura senza nome, non è semplicemente minacciosa, ma catastrofica.
L' angoscia ci pervade come sentimento forte, duro, sfibrante.
L' angoscia si configura come " sentimento del puro possibile".
Noi siamo esseri progettanti, ma questi progetti rimangono sul piano della pura possibilità: intanto perché si devono realizzare, e poi perché siamo costretti a scegliere tra innumerevoli alternative, a maggior ragione in una società come la nostra che muta ad una velocità disorientante per i nostri neuropercettori.
La scelta inchioda, sbigottisce e, appunto, provoca carichi ansiogeni non sempre controllabili.
L' angoscia, allora, si ciba dell'attesa, ti divora l'anima, ti svuota di energie vitali, fino a quando i tuoi progetti, cioè i tuoi "possibili", non trovano un riscontro reale positivo.
Insomma, l' angoscia riguarda il nostro rapporto con il mondo nella dimensione del futuro.

Certo siamo liberi di scegliere, ma la libertà dà vertigine, perché per una possibilità positiva ci sono infinite possibilità negative.